All’ultimo
momento mi sono infilata in una presentazione di libri organizzata il 20 luglio
a Viareggio, al Bagno Sorriso, da Demetrio Brandi, con cui l’anno passato avevo
effettuato una intervista radiofonica per Radio Massarosa su “La donna che morì
bevendo caffè.” Stavolta tocca alla mia seconda creatura: “Ma per fortuna è una
notte di luna – Trilogia pucciniana con delitto” fresco fresco di stampa. Il
pomeriggio al Bagno Sorriso è dedicato al tema “La forza delle donne” e sono
presenti altre tre scrittrici con le loro opere. Questo titolo mi ha messo di
buon umore e in viaggio verso Viareggio penso a quanto la tematica femminile,
che era centrale nel mio primo romanzo, sia presente nel mio secondo lavoro.
Apparentemente, non molto; in “Ma per fortuna è una notte di luna” il primo
racconto (atto primo, per essere più precisi) narra i tormenti amorosi del
giovane corista Enrico. Al centro del secondo atto, Niccolò Gemignani,
direttore d’orchestra, alle prese con la messa in scena di una Butterfly in cui
la protagonista è una giovane diva capricciosa. Il terzo atto, infine, ha come personaggio
principale il dottor Magro, dirigente del Commissariato di Viareggio, chiamato
a investigare sul delitto del tenore Gianmarco Sala. Dove sono le donne? Bè,
rifletto che se gli uomini sono “i narratori”, le donne sono “le narrate”… al
giovane corista impacciato e pasticcione del primo racconto fa da contraltare
la fidanzata Silvana, cantante ai primi passi della carriera, cocciuta e
determinata; il Maestro Niccolò Gemignani deve vedersela con una vera e propria
diva, il soprano giapponese Noriko Ishikawa, che gli darà filo da torcere; nel
terzo, infine, cosa mai farebbe il dottor Magro senza la sua collaboratrice
preferita, il commissario Ilaria Talocchetti? La quale, oltretutto, è in attesa
del suo primo figlio e dà il suo fondamentale contributo alle indagini tra una
ecografia e l’altra. La forza delle donne, appunto… che è anche al centro delle
opere pucciniane che fanno da sfondo ai miei racconti. Mimì. Musetta,
Butterfly, Tosca, tutte donne determinate e forti, ciascuna a suo modo, anche a
dispetto delle apparenze.
E
cosa dire delle mie compagne scrittrici al Bagno Sorriso? Le ascolto mentre
parlano dei loro libri.
Lucilla ha scritto la biografia di sua nonna Maria, definita
una “comune eccezionale donna”, corredando il suo libro delle ricette di
famiglia; donne e cucina, un binomio inscindibile, non possso fare a meno di
pensare, soprattutto se declinato sulle cifre domestiche della cura quotidiana.
Accanto a Lucilla siede Simona, che ha scritto un libro di tutt’altro genere;
un romanzo che ha per sfondo l’Argentina e in cui la protagonista, Lola, balla
con passione selvaggia un tango in coppia con il proprio destino, alla ricerca
del fratello desaparecido e della propria realizzazione attraverso l’arte.
Infine,
Chiara, autrice di un libro di cui lei stessa è protagonista; ha infatti
scritto il toccante romanzo della sua vita, sconvolta dalla scoperta di essere
ammalata ma non per questo rassegnata a una triste esistenza fatta di rinunce,
anzi. Chiara ha studiato, ha trovato un buon lavoro, si è sposata, fa viaggi
avventurosi.
Donne
che cucinano e che proteggono, che ballano e si appassionano, che lottano
contro il proprio destino, sorrette da una forma peculiare di energia, di
determinazione… la forza delle donne, appunto...
Lucilla
Gattini, “Antenati e forchette”, Giovane Holden edizioni
Simona
Bertocchi, “Lola Suarez”, Giovane Holden edizioni
Chiara
Conti, “La vita oltre il destino”, selfpublishing su ilmiolibro.it
E' stato bello far parte di questo gruppo di donne eccezionali , così diverse eppure con la stessa ingordigia di vita . Appassionate di arte, musica e scrittura.
RispondiEliminaSono certa che ci vedremo presto.
Ho il tuo libro pronto sul comodino, presto inizierò a leggerti e ti conoscerò meglio.
un abbraccio
Simona Bertocchi